Inter, ecco i gioielli della Primavera per finanziare gli affari Chiesa e Barella
La qualificazione alla prossima Champions League sarà fondamentale per le prossime mosse di mercato dell’Inter, ma il club nerazzurro non cambierà le modalità con cui, soprattutto in Italia, proverà ad abbassare l’impatto economico delle operazioni che sta programmando. Non ci sarà più il giogo del Fair Play Finanziario e l’obbligo di realizzare plusvalenze ma, al contrario, ci sarà l’opportunità di realizzarle per tenere al sicuro i bilanci da eventuali ricadute.
TESORI DA INVESTIRE – Sacrificare giovani talenti per finanziare le prossime operazioni, come ad esempio quella col Cagliari per Barella e quella con la Fiorentina per Chiesa rappresenta quindi una strada che il ds Piero Ausilio e l’ad Beppe Marotta stanno già provando a percorrere. La Primavera nerazzurra non sta riuscendo a ripercorrere l’ultima, magica, stagione (con le vittorie di Supercoppa, Viareggio e scudetto), ma può comunque contare su alcuni talenti che stanno riscuotendo grande interesse.
ESPOSITO NON SI TOCCA – Si ma quali possono essere i ragazzi di maggior valore che potranno “creare valore” per il club? Il nome più richiesto e chiacchierato è sicuramente quello di Sebastiano Esposito, gioiellino classe 2002 che ha già esordito con Spalletti, che sta incantando con l’Italia Under 17 e che è stato uno dei giocatori che Corvino ha chiesto a Marotta nell’affare Chiesa insieme a Vanheusden (difensore in prestito in Belgio) e Karamoh. L’Inter però non ha intenzione di venderlo e lo ha già tolto dal mercato dopo aver respinto l’assalto del PSG. DA COLIDIO A MEROLA – Le alternative, come detto, non mancano e per restare in Primavera corrispondono a 5 profili, tre dei quali sono stati apertamente richiesti dal Cagliari nell’affare Barella. Il primo è Facundo Colidio, attaccante ex-Boca Juniors classe 2000 arrivato a Milano per 7 milioni e promosso dagli scout del Cagliari. Il secondo, sempre nel mirino dei sardi, è Lorenzo Gavioli, mezzala di inserimento classe 2000 blindato dall’Inter a inizio stagione e corteggiato anche dal Genoa. Sempre dai sardi è arrivata la richiesta d’interesse per Davide Merola, fantasista che, come Esposito, ha trovato l’esordio in prima squadra in Europa League. Se per loro la probabilità di essere inseriti nell’affare Barella sono alte, l’Inter sta valutando la possibilità di inserire in altre operazioni (come ad esempio l’affare De Paul con l’Udinese o il riscatto di Politano col Sassuolo) i cartellini di altri due centrocampisti dalla grande qualità. Si tratta di Thomas Schirò e Marco Pometti, entrambi registi classe 2000 con il primo più votato al gioco offensivo e il secondo più di manovra. Hanno estimatori in tutta Italia e potrebbero generare plusvalenze importanti. Per una Primavera che per l’Inter è ancora d’oro nonostante le difficoltà.
Fonte: www.calciomercato.com